venerdì 30 marzo 2012

Riforma legge elettorale 2012: trovata l'intesa per cambiare il Porcellum

Parlando di riforma elettorale, un amico mi disse: "Quando A.B.C. (Alfano, Bersani, Casini) discutono fra di loro e trovano un'accordo, c'è da temere qualcosa. I cittadini devono temere una fregatura...".
In verità qualche dubbio lo nutro anch'io. Forse perchè siamo stati abituati, per troppo tempo, a vedere delle dure diatribe fra i banchi del Parlamento o forse perchè, in effetti, qualcosa di poco chiaro c'è.

Ma cosa hanno ideato i vertici di Pd, Pdl e Terzo polo sulla legge elettorale? Hanno concordato un superamento dell'attuale bipolarismo che provoca un malcontento diffuso. In pratica, ritorno alla scelta degli eletti da parte dei cittadini, indicazione del candidato premier sulla scheda, soglia di sbarramento alta, ma con diritto di tribuna per gli esclusi, e - questo il punto più controverso - assenza di alcun vincolo di coalizione prima delle elezioni (chi l'ha chiesto?), con limitazione del premio di maggioranza al solo partito che raccoglie più voti. Un ritorno alle mani libere, o poco ci manca.

«Dall'attuale porcata alla vaccata», tuona Di Pietro, puntando il dito contro i partiti di maggioranza: «Si preparano a truffare per l'ennesima volta i cittadini con una legge fatta per permettergli di lasciare tutto il potere nelle mani della Casta». Sottoscrive il segretario di Sel, Vendola («la reazione sarà durissima soprattutto contro il Pd») mentre la Lega personalizza: «Vogliono farci fuori».

Ma questo 'Lodo Abc', è davvero l'unica alternativa al Porcellum?!

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